Perché Guglielmo Marconi ha vinto il Nobel per la Fisica?

Perché Guglielmo Marconi ha vinto il Nobel per la Fisica?

Guglielmo Marconi, noto come il “padre della radio”, nacque a Bologna il 25 aprile 1874. Figlio di Giuseppe Marconi e Annie Jameson, iniziò a interessarsi alla fisica fin da bambino. Grazie a un’istruzione privata e all’incontro con un anziano telegrafista, iniziò a sperimentare con le onde elettromagnetiche. A soli vent’anni, realizzò il suo primo esperimento di trasmissione senza fili nel 1895, trasmettendo un segnale radio a circa due chilometri di distanza. Questo esperimento, noto come il “colpo di fucile”, segnò l’inizio della sua carriera rivoluzionaria.

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Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo
La miniserie Guglielmo Marconi, l’uomo che ha connesso il mondo è suddivisa in due episodi, trasmessi il 20 e 21 maggio 2024 su Rai1. Gli spettatori possono seguire le puntate anche in streaming, sia in diretta che on demand, sulla piattaforma RaiPlay. Scopri qui trama, cast e luoghi della serie.

Innovazioni nella telegrafia senza fili

L’interesse di Marconi per la telegrafia senza fili si intensificò grazie all’influenza di scienziati come Augusto Righi, che lavorava sulle onde elettromagnetiche. Nel 1896, Marconi presentò la sua invenzione al Ministero delle Poste e Telegrafi di Roma, ma senza successo. Decise quindi di trasferirsi in Inghilterra, dove trovò un finanziatore che lo aiutò a brevettare il suo telegrafo senza fili. Nel 1899, realizzò il primo collegamento radio attraverso il Canale della Manica. Nel 1901, effettuò la prima trasmissione transatlantica, inviando un segnale da Poldhu, in Cornovaglia, a Terranova, in Canada.

Marconi e il Premio Nobel

Il riconoscimento del lavoro di Marconi culminò con il Premio Nobel per la Fisica nel 1909. Condivise il premio con Karl Ferdinand Braun per aver contribuito allo sviluppo di questa tecnologia di comunicazione senza fili. A soli 35 anni, Marconi divenne il primo italiano a ricevere questo prestigioso riconoscimento. I suoi esperimenti, iniziati nel 1894, portarono a sviluppi fondamentali nelle radiocomunicazioni, cambiando per sempre il modo in cui le informazioni venivano trasmesse.

Gli esperimenti sulla barca Elettra

Marconi continuò a innovare e sperimentare anche dopo il Premio Nobel. Utilizzando la sua barca-laboratorio Elettra, esplorò nuove tecnologie come la “navigazione cieca” e le onde corte. Questi studi anticiparono l’invenzione del radar e contribuirono allo sviluppo delle microonde. Il suo lavoro sulla Elettra dimostrò la sua continua dedizione alla ricerca scientifica e tecnologica.

L’eredità di Guglielmo Marconi

Guglielmo Marconi morì il 20 luglio 1937 a Roma a causa di problemi cardiaci. Poche ore prima della sua morte, confidò al suo amico Luigi Solari il desiderio di avere più forze per continuare i suoi esperimenti sulle microonde.

La sua scomparsa fu commemorata da stazioni radio di tutto il mondo, che riconobbero il suo fondamentale contributo alla scienza delle comunicazioni. Guglielmo Marconi lasciò quattro figli: Degna, Gioia, Giulio, nati dal matrimonio con Beatrice O’Brien, e Maria Elettra, avuta con Maria Cristina Bezzi-Scali. Maria Elettra, insieme al figlio Guglielmo Giovanelli Marconi, continua a onorare la memoria del padre.

Il ricordo di Guglielmo Marconi

A 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, il suo impatto sul mondo delle comunicazioni è ancora evidente. La sua visione di “costruire una cinta che unisca il mondo” si è realizzata attraverso le sue invenzioni e i suoi contributi alla tecnologia delle comunicazioni.

La fiction Rai Marconi – L’uomo che ha connesso il mondo, diretta da Lucio Pellegrini e con Stefano Accorsi, celebra la vita di questo straordinario scienziato, imprenditore e uomo, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della tecnologia.