Nel panorama televisivo, ciclicamente si riaprono i cassetti della memoria per riportare in vita format che hanno segnato un’epoca. È il caso di Ok! Il prezzo è giusto, pronto a rimettersi in moto con un progetto che punta a un pubblico trasversale, facendo leva su nostalgia e riconoscibilità.
La decisione matura mentre La Ruota della Fortuna condotta da Gerry Scotti vive una nuova stagione di successo, confermando quanto i classici possano ancora dialogare con l’attualità.
Dopo un’indiscrezione rilanciata da Dagospia, la conversazione si è accesa: riproporre oggi un game show storico può davvero funzionare? La risposta, nella lettura della Rai, passa dalle abitudini familiari e dal progressivo allontanamento dei più giovani dal piccolo schermo tradizionale.
Perché riportare un classico
Il rito serale della cena in Italia resta un momento condiviso. In quella fascia, anche i ragazzi incrociano spesso Affari Tuoi con Stefano De Martino o La Ruota della Fortuna di Gerry Scotti. Finito l’access, però, la platea under va altrove: smartphone e tablet richiamano l’attenzione, mentre il palinsesto lineare fatica a trattenerla fino alla prima serata.
In questo quadro, la Rai sceglie di rivolgersi in modo esplicito a chi ha conosciuto il format originale, in particolare alla fascia dei 50-90 anni, senza rinunciare alla curiosità di chi quel titolo lo ha solo sentito nominare. Un’operazione che valorizza un marchio riconosciuto e, insieme, offre una chiave di lettura del presente: intrattenere chi cerca comfort televisivo e familiarità.
Quando andrà in onda e chi conduce
Non si tratterà di un rimpiazzo dell’access di punta. In origine si era valutato di alternarlo ad Affari Tuoi, ipotesi poi accantonata. La direzione intrapresa guarda a quattro prime serate dedicate, con debutto fissato per la primavera del 2026. Una collocazione che evita sovrapposizioni con i presidi più performanti del preserale e consente un lancio evento, centrato su ritmo, scenografia e memoria collettiva.
Una cornice di prime time richiede un volto capace di tenere insieme calore popolare e tenuta narrativa. Al momento non esistono annunci ufficiali, ma i riflettori sono puntati su Flavio Insinna, dato in pole position. Le interlocuzioni sarebbero a buon punto e, per il conduttore, si delineerebbe un impegno importante. La scelta diventa decisiva per cucire il filo tra passato e presente: ritmo, ironia, empatia con il pubblico in studio e a casa sono le qualità richieste per un rientro che vuole farsi ricordare.
Da Sabani a Zanicchi
La storia del format è costellata di volti iconici. L’esordio televisivo risale al 1983 con Gigi Sabani, che ha guidato il programma fino al 1986. Il testimone è poi passato a Iva Zanicchi, figura centrale per ben 12 anni, associata nell’immaginario di molti alle atmosfere del game. Nel 1999 è arrivata Emanuela Folliero, mentre nel 2001 la conduzione è stata affidata a Maria Teresa Ruta.
A distanza di 25 anni dall’ultima edizione, il titolo si prepara a rientrare in scena e, per la prima volta dal 1986, potrebbe tornare un conduttore uomo al comando. Un’eredità che richiede misura, carisma e quella brillantezza necessaria a far scorrere i giochi con naturalezza.
Il fascino del listino e delle stime sul prezzo, la complicità con i concorrenti, la leggerezza del meccanismo: sono elementi che hanno reso Ok! Il prezzo è giusto un riferimento dell’intrattenimento. Se la nuova edizione saprà parlare alla memoria senza irrigidirsi nel ricordo, la scommessa potrà essere vinta: quattro serate evento, un titolo scolpito nella cultura pop televisiva e un conduttore capace di rinnovarne il passo.
La Rai ritrova così un brand familiare per misurarsi con il presente, accogliendo chi cerca tv di compagnia e offrendo, al tempo stesso, un punto d’ingresso ai più giovani che l’hanno conosciuto solo per sentito dire.
