Settembre porta con sé un ritorno atteso su Rai 2: Ore 14, il talk show pomeridiano condotto da Milo Infante, tornerà sugli schermi. Il programma, che ha conquistato una solida base di telespettatori, continuerà a esplorare i temi di cronaca e attualità più rilevanti del momento, mantenendo il suo tradizionale orario dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:30. Inoltre, Rai 2 propone altre novità per il pomeriggio, con nuovi episodi di Bella Mà di Pierluigi Diaco e il debutto del people show La porta magica con Andrea Delogu.
Il 29 giugno scorso, la stagione conclusiva di Ore 14 si è chiusa con un episodio carico di emozioni, dove Milo Infante ha colto l’occasione per tirare le somme sugli ascolti raggiunti e sui riconoscimenti (o la mancanza di essi) da parte della Rai. Durante l’ultimo segmento del programma, il conduttore ha evidenziato come lo show abbia ottenuto risultati di audience straordinari negli ultimi anni, con uno share che ha sfiorato il 10%.
Infante ha mostrato un grafico che rappresentava l’incremento degli ascolti rispetto a quattro anni fa, quando lo share era solo dell’1.83%. Il conduttore ha anche sottolineato come, nell’ultima puntata, Ore 14 abbia posizionato Rai 2 al secondo posto tra le reti più seguite, subito dietro Mediaset, con uno share del 10.60% e quasi un milione di spettatori.
Nonostante il successo crescente, Milo Infante non ha nascosto una certa amarezza per la scarsa considerazione ricevuta in passato sia dalla Rai che dai media. Ha ricordato come lo show fosse stato inizialmente etichettato come uno dei programmi meno performanti, ma il tempo ha dimostrato il contrario.
Infante ha evidenziato la mancanza di riconoscimenti ufficiali per il lavoro svolto, facendo riferimento a episodi di pubblicità non programmate che hanno interrotto la trasmissione. “Siamo una trasmissione libera”, ha affermato, riflettendo su come il programma sia stato apprezzato da molti, ma non da tutti. Infante ha poi chiuso l’ultima puntata con parole di gratitudine verso i telespettatori e il team di lavoro, condividendo gli ultimi dati sugli ascolti.