La nuova puntata di Un Passo dal Cielo 8 riporta lo spettatore tra le montagne trentine, dove gli interrogativi su chi abbia ferito Vincenzo si fanno sempre più pressanti. Manuela, decisa a scoprire la verità, inizia a sospettare che l’attentato fosse diretto a Nathan.
Nel frattempo, il caso che coinvolge Tobia, figlio di Huber, getta un’ombra ancora più cupa sui boschi: il corpo di un uomo viene rinvenuto in riva a un fiume, e pare che alcuni adolescenti abbiano un ruolo in questa morte misteriosa. In questo contesto, la fiducia sembra vacillare, complicando ulteriormente le indagini.
Il ritrovamento inquietante e le prime ipotesi
Il quarto episodio, intitolato Il figlio del cielo, si apre su due ragazzi in bicicletta che si imbattono nel cadavere di un giovane. La vittima, Alessio, ha 25 anni e, prima di essere freddato con un colpo ravvicinato al cuore, stava collaborando come espositore al Festival delle mongolfiere.
Le indagini, avviate da Manuela e Vincenzo, svelano che Alessio era sul punto di diventare padre: questa notizia lo turbava, tanto da aver litigato con la compagna Teresa poco prima di morire. Oltre a ciò, spunta una somma di denaro piuttosto consistente, 25mila euro, che lascia ipotizzare l’idea di una fuga imminente.
Tra coloro che trovano il cadavere c’è Tobia, figlio di Huber, il quale appare restio a rivelare alcuni dettagli. Nathan, recandosi sulla scena, rintraccia un capello biondo che appartiene a Rebecca, una conoscente del gruppo di adolescenti.
La pista si complica quando emerge che la pistola è stata maneggiata proprio da Rebecca, ma Tobia si ostina a proteggerla. Però, il proiettile risulta conficcato in un albero, generando confusione sulle reali circostanze che hanno portato alla morte di Alessio.
Le ombre sull’azienda Origin e le domande su Miriam
Mentre Vincenzo rilascia un mandato per perquisire la zona, Manuela decide di guardare da vicino le attività di Stephen, fondatore della Origin. La poliziotta sospetta che l’uomo sappia molto di più riguardo al proiettile che ha colpito Vincenzo: in realtà, quel colpo pareva destinato a Nathan, e qualcuno starebbe agendo nell’ombra per minacciare l’uomo.
L’azienda di Stephen, che svolge ricerche sullo scioglimento del ghiacciaio, finisce nel mirino delle forze dell’ordine quando viene intercettato un pick-up carico di anidride solforosa, sostanza usata per condurre test non autorizzati. Stephen afferma di ignorare ogni dettaglio su questo trasporto, ma l’intera faccenda lascia intuire la presenza di un retroscena sospetto.
Manuela, ancora più preoccupata per la sicurezza di Nathan, decide di riaprire il fascicolo sulla fine di Miriam, madre dell’uomo degli orsi: dalle foto dell’autopsia emergono segni di violenza, come se avesse avuto uno scontro fisico prima di precipitare nel burrone.
L’incontro con Stephen negli uffici della Origin e i documenti su un locale accessibile solo con impronte digitali aumentano i dubbi: che cosa si nasconde davvero dietro la morte di Miriam? E soprattutto, chi ha voluto colpire Nathan, con la presenza di Stephen in una storia dai contorni sempre più inquietanti?