Rose Villain si prepara a calcare di nuovo il palco del Teatro Ariston dopo aver conquistato l’attenzione generale l’anno precedente. La sua partecipazione alla storica manifestazione canora del 2025 è segnata da un brano dal titolo suggestivo, che rappresenta una tappa ulteriore nel suo percorso artistico.
Con alle spalle un periodo di grandi risultati, l’artista vuole ora presentare un pezzo in linea con la sua personale interpretazione della musica, puntando sulla forza comunicativa.
Un ritorno che desta curiosità
Nel 2024, il pubblico ha avuto modo di avvicinarsi al suo stile grazie a Click Boom, una traccia dove ritmo e fragilità si mescolavano in maniera originale. Dopo quella prima vetrina sanremese, Rose Villain ha deciso di tornare in gara con Fuorilegge, proponendosi tra i 30 cantanti selezionati dal presentatore Carlo Conti.
Il nuovo pezzo affonda le radici in un periodo antecedente alla sua hit precedente, ricollegandosi a un filone di ispirazioni che ne contraddistingue la cifra espressiva. L’artista ha sottolineato che, per lei, osare non significa cambiare registro a ogni costo, ma restare fedele al proprio mondo sonoro, anche se ciò implica raggiungere meno persone. La dimensione autentica risulta così fondamentale, mentre la sfida vocale e coreografica che accompagna il brano è tutt’altro che semplice da gestire.
Un brano nato da un’idea coinvolgente
Nel descrivere la genesi di Fuorilegge, Rose Villain ha riferito che inizialmente si era orientata verso una ballad intima, con un’atmosfera malinconica, per poi inserire un ritornello carico di energia ritmica.
Questa impostazione richiama la sua passione per le sonorità ballabili, elemento che in passato ha già dimostrato di saper gestire con personalità. La cantante ha ammesso di essersi lasciata trascinare dalla forza dell’amore, comparandone l’effetto a un trasporto che non sempre si riesce a controllare.
A suo avviso, quel mix di passione intensa rappresenta la parte più viva di un sentimento tanto ricercato quanto complesso, poiché capace di trasformarsi in motore di creatività.
Una visione dell’amore e la serata dedicata alle cover
Il tema principale di Fuorilegge ruota attorno a una sfaccettatura dell’amore legata al desiderio e alla passione, considerati elementi che danno un senso di pienezza alla vita. Se questa canzone dovesse assumere la forma di un’immagine, secondo l’artista sarebbe la visione di una persona che si muove in un letto, travolta da un’emozione vivace, sotto un cielo ricco di stelle.
Il percorso sanremese di Rose Villain, inoltre, proseguirà durante la serata del 14 febbraio, interamente dedicata alle cover: in quell’occasione, l’artista canterà insieme a Chiello un brano di Lucio Battisti, Fiori rosa, fiori di pesco.
L’intenzione è omaggiare un grande classico legato alle sfumature del romanticismo e a quella vena di malinconia che, a suo dire, continua a essere uno dei tratti distintivi della musica italiana.