Pasquale Zagaria, un giovane comico pugliese agli inizi della sua carriera, si trovò di fronte alla necessità di scegliere un nome d’arte. Quando incontrò Antonio De Curtis, meglio conosciuto come Totò, il principe della risata, rimase talmente colpito da non riuscire nemmeno a rispondere ai suggerimenti che riceveva.
Totò, figura di grande rilievo nel mondo dello spettacolo, gli consigliò di cambiare il suo pseudonimo di Lino Zaga, sostenendo che accorciare i nomi di battesimo portava fortuna, mentre abbreviare i cognomi poteva essere di cattivo auspicio. Seguendo questo consiglio, il giovane comico pugliese si affidò al suo impresario per trovare un nuovo nome d’arte.
Un aneddoto di fortuna
L’impresario di Zagaria, che era anche il marito della nota soubrette Maresa Horn, scelse di affidarsi al caso per trovare il nome giusto. Essendo anche maestro elementare, decise di prendere il primo nominativo dal registro di classe dei suoi alunni: Aureliano Banfi.
Da quel momento, Pasquale Zagaria divenne Lino Banfi. Questo aneddoto viene spesso raccontato dallo stesso Banfi per sottolineare come nella vita spesso gli incontri più significativi avvengano per caso. La scelta di quel nome, suggerita quasi per gioco, si rivelò fortunata e segnò l’inizio di una carriera di grande successo nel cinema, in televisione e a teatro.
Una carriera di successo
Lino Banfi, con il suo nuovo nome, trovò una fortuna pluridecennale. La sua carriera decollò negli anni Ottanta, dove divenne una figura centrale della commedia sexy all’italiana. Con il passare degli anni, si reinventò come attore in serie televisive di lunga durata, mantenendo sempre un posto di rilievo nel cuore del pubblico italiano. La sua versatilità e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti del mondo dello spettacolo gli permisero di rimanere sempre attuale e apprezzato.
Banfi ricorda spesso il suo incontro con Totò come un momento importante della sua carriera. Non solo ricevette un consiglio che si rivelò fondamentale per il suo successo, ma apprese anche l’importanza di cogliere le opportunità che si presentano, anche quando sembrano frutto del caso. La storia del suo nome d’arte è diventata una sorta di leggenda, un esempio di come una piccola decisione possa avere un impatto enorme sul futuro di una persona.