La serie televisiva Mina Settembre è ripartita su Rai 1 dal 12 gennaio 2025, con appuntamento fisso ogni domenica in prima serata. Al centro della vicenda rimane il personaggio interpretato da Serena Rossi, una determinata assistente sociale che opera in un consultorio familiare nel cuore di Napoli.
Questo nuovo capitolo narrativo presenta momenti significativi nella vita della protagonista, segnati dalla scomparsa della madre e dalla convivenza con la piccola Viola. Il percorso emotivo di Mina si riflette anche nelle sue scelte d’abbigliamento, che mostrano una trasformazione rispetto alle stagioni precedenti.
L’evoluzione di Mina Settembre piena di sfumature
Nel corso dei nuovi episodi, la protagonista appare più matura e consapevole delle proprie responsabilità. Oltre a gestire il ricordo della madre, ha deciso di sostenere la crescita di Viola, cercando di conservare la custodia della bambina a ogni costo. Questo passaggio delicato ha inciso sulla sua sensibilità e, di conseguenza, sulle preferenze stilistiche mostrate in scena.
Gli abiti che sfoggia oggi sottolineano un cambiamento interiore: l’assistente sociale ha ampliato il proprio guardaroba per rispecchiare la nuova fase che sta vivendo. L’assenza di un elemento distintivo, come il cappotto di colore acceso che l’aveva resa riconoscibile fin dagli esordi, è una scelta dettata dalla volontà di far emergere sfaccettature più articolate del suo carattere.
L’iconico cappotto rosso: un simbolo in pausa
Sin dalla prima apparizione, l’inconfondibile cappotto rosso ha rappresentato la passionalità di Mina. In questa terza stagione, l’iconico capo sembra sparire dalle scene, ma la costumista Rossella Aprea ha fatto sapere che l’amato soprabito avrà comunque un ritorno.
Ha specificato che la protagonista non l’ha abbandonato per sempre, bensì ha voluto sperimentare soluzioni diverse. Il lavoro creativo si è concentrato sull’intento di evitare che Mina apparisse troppo legata a un singolo indumento: l’idea è stata dare un’evoluzione cromatica al personaggio, conservandone l’essenza. Tra le novità, quando il cappotto rosso riapparirà, non ci sarà più alcuna sciarpa ad accompagnarlo.
Le scelte stilistiche e l’apporto di Serena Rossi
Le tinte vivaci che ora caratterizzano non soltanto Mina ma pure chi la circonda, tra cui zia Rosa e la piccola Viola, rispecchiano l’approccio creativo di Rossella Aprea. Secondo la costumista, l’intera storia ha guadagnato un’aura più luminosa, unendo l’atmosfera della città a un forte impatto visivo.
Inoltre, Serena Rossi ha contribuito attivamente a questa impronta scenica, mostrando un saldo legame affettivo verso il cappotto che ha accompagnato il suo personaggio fin dall’inizio. È stata proprio l’attrice a chiedere di reintrodurlo, riconoscendo il valore emotivo che rappresenta. Allo stesso tempo, ha manifestato fiducia nei confronti delle nuove proposte di costume, sentendosi a suo agio nell’indossare pezzi inediti che sottolineano la crescita della protagonista.