Con oltre 600 milioni di dollari incassati in poco più di due settimane, Oceania 2 si conferma un successo globale, conquistando anche il pubblico italiano. Il sequel del celebre film Disney si prepara a lasciare il segno con una trama avvincente e simbolismi radicati nella cultura polinesiana. Intanto, proseguono le riprese della versione live-action, che promette di ampliare ulteriormente l’universo narrativo.
Il successo di Oceania
Ambientato tre anni dopo il primo capitolo, Oceania 2 segue Vaiana mentre accoglie un messaggio dai suoi antenati, che la spinge a intraprendere un’avventura senza precedenti. La protagonista, accompagnata dal semidio Maui, dal gallo Hei-Hei e dal maialino Pua, si imbarca per raggiungere Motufetu, un’isola leggendaria che un tempo univa le terre della Polinesia.
La missione è ambiziosa: liberare l’isola dalla morsa di Nalo, il dio delle Tempeste, e garantire un futuro prospero al suo popolo. A rendere il viaggio ancora più personale, la presenza della sorellina Simea, che Vaiana vuole proteggere a ogni costo.
Il significato dei nomi di Oceania
Disney non lascia nulla al caso, e i nomi dei personaggi di Oceania sono ricchi di riferimenti culturali. Moana, il nome originale della protagonista, significa “oceano” e “blu” in lingue come il maori e l’hawaiano. Vaiana, usato in gran parte dell’Europa e dell’Asia, si traduce con “acqua dolce”. Il fedele gallo Hei-Hei, con il suo nome che significa “pollo” in maori, e il maialino Pua, il cui nome rappresenta “prole” o “fiore”, incarnano rispettivamente semplicità e purezza.
Maui, il semidio polinesiano, condivide il nome con la seconda isola più grande delle Hawaii, mentre Tui, il padre di Vaiana, porta il nome di un uccello neozelandese, un omaggio alle origini dell’attore Temuera Morrison.
Anche Tala, la nonna narratrice di leggende, ha un significato speciale: il suo nome vuol dire “storia” in samoano, ma richiama anche la dea delle stelle nella mitologia tagalog. Infine, il gigantesco granchio Tamatoa si traduce con “trofei” in lingua maori, un chiaro riferimento al suo carattere vanitoso.