Leopardi, il poeta dell’Infinito: dove è stato girato? Tutte le location della serie

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Leopardi serie location
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Giacomo Leopardi, figura cardine della letteratura italiana, torna a conquistare gli appassionati attraverso una nuova serie Rai dedicata al suo vissuto e alle sue riflessioni sulla realtà, Leopardi – Il poeta dell’Infinito.

La produzione ripercorre gli episodi salienti della sua esistenza, evidenziando ogni spostamento attraverso location che evocano epoche lontane e atmosfere poetiche. Dalle pendici marchigiane al fascino del Mezzogiorno, lo spettatore è guidato in un itinerario che svela lo stretto legame tra il poeta e i luoghi che hanno ispirato i suoi versi più celebri.

Le scelte dei set: dalle Marche al Piemonte 

Leopardi – Il poeta dell’infinito si presenta come un progetto di grande respiro, confezionato per illustrare la crescita interiore dello scrittore e i cambiamenti di contesto che ne influenzarono il pensiero. È stato programmato su Rai 1 in due serate, il 7 e l’8 gennaio, puntando a un pubblico ampio grazie all’accurata selezione di luoghi e scenari. Le Marche emergono nella prima parte del racconto, con Recanati e vari borghi circostanti: spiccano piazze pittoresche e monumenti che aiutano a comprendere l’infanzia di Leopardi.

Tra le tappe regionali più significative figurano Potenza Picena, Offagna, Montecassiano, Pollenza, Osimo, Macerata, Treia e Ascoli: ciascuna di queste località ha contribuito a ricreare vicende familiari e momenti di riflessione giovanile.

La Puglia, invece, è stata impiegata come cornice sostitutiva di Napoli, regalando visioni inedite grazie a Taranto vecchia, Martina Franca, il Museo Civico Romanazzi Carducci di Putignano e la costa di Vignanotica a Foggia.

Alcune riprese hanno interessato anche la città di Mantova, prezioso gioiello d’arte rinascimentale, insieme a territori piemontesi tra cui Racconigi e Borgo Cornalese. Non sono mancate scene girate nel Lazio, fra Ariccia e Civita Castellana, per poi spostarsi a Napoli e dintorni: la Certosa di San Martino al Vomero, il Complesso di Santa Maria La Nova, la Reggia di Portici hanno contribuito a rievocare gli ultimi anni di vita del poeta, vissuti in Campania. 

Recanati, Colle dell’Infinito e altre meraviglie

Visitare Recanati significa entrare in contatto con l’anima di Leopardi, rivivendo gli scorci che lo accompagnarono negli anni della formazione. L’area antistante Casa Leopardi offre un salto nell’epoca ottocentesca, mentre l’imponente biblioteca custodisce oltre 20.000 volumi raccolti da Monaldo, padre del poeta.

All’interno si scoprono spazi dove il giovane Giacomo trascorse interminabili ore di studio, alimentando la mente geniale che avrebbe dato vita a versi senza tempo. Sullo stesso lato si trova la Chiesa di Santa Maria di Montemorello, conosciuta per l’atto battesimale del poeta, e la celebre “casa di Silvia” citata in uno dei suoi componimenti più noti.

A breve distanza si estende il leggendario Colle dell’Infinito, ovvero il Monte Tabor, che offre una vista sconfinata verso i Monti Sibillini. Si racconta che il poeta percorresse quei sentieri ogni giorno, terminando le passeggiate accanto ai giardini del Convento di Santo Stefano, oggi sede di un centro culturale dedicato alla poesia.

Il Parco del Colle dell’Infinito, inaugurato nel 1937 e rinnovato nel 2018, propone un percorso sensoriale e letterario che attualizza l’immaginario di Leopardi grazie a installazioni e illuminazioni suggestive. Nel Centro Nazionale di Studi Leopardiani è stato allestito un itinerario multimediale, accompagnato dalle voci di noti attori, per avvicinare il pubblico al celebre componimento L’Infinito.

Spostandosi a Osimo, le Grotte sotterranee portano in un reame enigmatico, tra sculture e segni che ancora non trovano una spiegazione concorde. Oltre ottanta cavità collegate da passaggi segreti compongono un vero labirinto, meta di visite guidate che mescolano storia e mistero.

Successivamente, Mantova sorprende con laghi artificiali che abbracciano la città, consentendo di osservare edifici rinascimentali specchiati sull’acqua. Grazie all’influenza della famiglia Gonzaga, in epoca medievale e moderna, è stato edificato un complesso di palazzi e monumenti che costituisce un patrimonio unico.

Il Palazzo Ducale, con le sue centinaia di stanze, conserva la straordinaria Camera degli Sposi, dipinta dal Mantegna, e il Palazzo Te con la scenografica Sala dei Giganti.

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