Divieto pubblicità gioco d’azzardo in TV: una conseguenza del decreto dignità

Il decreto dignità, una delle prime proposte portate avanti dal Governo guidato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, ha avuto come effetto una regolamentazione della pubblicità del gioco d’azzardo. Anche il gambling è stato interessato dalle conseguenze del decreto dignità. Infatti spesso il gambling e i casinò online si servono dei tradizionali mezzi di comunicazione per farsi pubblicità. Il decreto del Governo ha introdotto il divieto totale di questo tipo di promozione pubblicitaria, indipendentemente anche dalle fasce orarie di riferimento.

Con il decreto quindi si è colpita anche la televisione, specialmente quel settore delle tv private che si finanziano attraverso i fondi derivati dalle pubblicità inserite all’interno dei loro programmi. D’altra parte anche il gambling online ha potuto “soffrire” di queste restrizioni che si sono imposte sui divieti pubblicitari in tv.

I siti di scommesse, come per esempio sitiscommesse24.com, hanno reagito nei confronti dei divieti. Soprattutto i motivi di dissenso hanno riguardato il fatto che in questo modo si sono messi a rischio tanti posti di lavoro che sono collegati a questo settore.

Ma in generale tutta quella parte del mondo dello spettacolo che si basa sulle gare e sul gioco ha dovuto fare i conti con il decreto dignità. Per esempio alcune indiscrezioni avevano manifestato anche il dissenso che sarebbe arrivato anche da società di calcio di serie A.

Il settore del gioco è strettamente collegato a quello televisivo, per cui non ci resta che vedere quali saranno le evoluzioni a cui il divieto della pubblicità in tv può arrivare.