Con il decreto quindi si è colpita anche la televisione, specialmente quel settore delle tv private che si finanziano attraverso i fondi derivati dalle pubblicità inserite all’interno dei loro programmi. D’altra parte anche il gambling online ha potuto “soffrire” di queste restrizioni che si sono imposte sui divieti pubblicitari in tv.
I siti di scommesse, come per esempio sitiscommesse24.com, hanno reagito nei confronti dei divieti. Soprattutto i motivi di dissenso hanno riguardato il fatto che in questo modo si sono messi a rischio tanti posti di lavoro che sono collegati a questo settore.
Ma in generale tutta quella parte del mondo dello spettacolo che si basa sulle gare e sul gioco ha dovuto fare i conti con il decreto dignità. Per esempio alcune indiscrezioni avevano manifestato anche il dissenso che sarebbe arrivato anche da società di calcio di serie A.
Il settore del gioco è strettamente collegato a quello televisivo, per cui non ci resta che vedere quali saranno le evoluzioni a cui il divieto della pubblicità in tv può arrivare.